lunedì 6 novembre 2017

ECMO: ALCUNE STATISTICHE





La tecnologia della respirazione extracorporea è in continuo sviluppo, per cui spesso vi è la necessità di creare un quadro d’insieme (spesso usando gli strumenti della statistica), che riguardi la diffusione dei centri che praticano la tecnica, del numero di pazienti sottoposti alle terapie, del tasso di successo delle terapie stesse, ed in ultima analisi del rapporto costi-benefici (intesi dal punto di vista clinico, prima che economico), che comporta la scelta di intraprendere una cura con ECMO.


Lo studio di tutti questi parametri consente di monitorare lo sviluppo dei trattamenti della loro efficacia, oltre a dare la possibilità di fare delle previsioni per il futuro.


Si riportano in seguito alcuni dati scaturiti da diverse ricerche sulla respirazione extracorporea a membrana.









In questa tabella, tratta da uno studio effettuato da ELSO (Extracorporeal Life Support
Organization) sono elencati i casi di trattamento con ECMO, classificati per età e tipo di intervento (solo polmonare, solo cardiaco, oppure Extracorporeal Cardiopulmonary Resuscitation, ovvero supporto cardiorespiratorio al paziente). Le colonne invece elencano il numero di pazienti sottoposti a trattamento, il numero di quelli che hanno superato l’inizio del trattamento (l’ExtraCorporeal Life Support) ed il numero di coloro che sono sopravvissuti alla fine del trattamento o all’impianto di un organo funzionante. Si può osservare come le probabilità di successo diminuiscano con l’aumentare dell’età e con il complicarsi della problematica (cardio-polmonare piuttosto che solo polmonare).











In quest’altra tabella, tratta da uno studio svolto su dei neonati dallo U.S. Department of Health and Human Services, vengono messi a confronto i rischi dovuti all’uso dell’ECMO, piuttosto che di Terapie Mediche Convenzionali (CMT) riguardo all’insorgenza di diverse problematiche. Nella prima colonna viene riportata la probabilità dell’evento, calcolata con un livello di fiducia del 95%, mentre la seconda colonna indica il livello di significatività dell’indagine.  Si noti che mentre l’uso dell’ECMO aumenta il rischio di problemi cardiovascolari come emorragie o ischemie cerebrali, esso riduce la probabilità di disabilità alla respirazione e di malattie croniche ai polmoni. Con PPHN si intende Persistent Pulmonary Hypertension of the Newborn.








Nelle tabelle precedenti, tratte dallo stesso studio, si osservano invece le incidenze delle varie patologie, con i relativi tassi di mortalità, oltre ad alcune caratteristiche degli individui della popolazione su cui si è basato lo studio. Si propone infine una tabella che mette a confronto le probabilità di successo, anno per anno, dell’ECMO rispetto ai trattamenti convenzionali.






fonti: link 1, link 2 

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